Parma - Si è conclusa ieri sera con la presenza di Milena Vukotic la quinta edizione della keremesse culturale Parma Poesia Festival, che ha coinvolto poeti, letterati e non solo, dal 18 al 24 giugno. Alberto Bevilacqua, Aldo Busi, Corrado Augias, Gianrico Carofiglio, Vincenzo Cerami, Guido Ceronetti e Silvio Ramat sono alcune fra le personalità che hanno fatto risuonare per altri versi (questo il titolo dell'edizione del festival) i chiostri, le biblioteche, i palazzi d'epoca e le piazze parmigiane. Straordinaria la partecipazione del pubblico che anche quest'anno ha risposto con entusiasmo all'iniziativa. La città ha indossato il suo abito migliore e ha offerto la possibilità ai visitatori di partecipare agli incontri culturali durante tutto l'arco della giornata.
Non solo poesia al Parma Poesia Festival, ma anche musica e cinema. Oltre alla presenza di Mogol (perfetta sintesi di come la musica incontri la poesia), artisti come il jazzista Paolo Fresu che ieri sera ha accompagnato con le sue musiche "E.D. : la mia lettera al mondo", spettacolo dedicato ad Emily Dickinson, con Milena Vukotic e diretto da Giorgia De Negri, registrando il tutto esaurito.
Nell'ambito della manifestazione culturale, lunedì scorso, una serata presso il cinema Astra dedicata al "Futurismo nel cinema. Declamazione futurista", con letture di Antonio Petrocelli tratte dai testi più celebri della poesia futurista, secondo lo stile declamatorio marinettiano. A seguire "Metropolis" di Fritz Lang, capolavoro del cinema muto del 1927, è stato accompagnato con musiche dal vivo da Marco Dalphane al pianoforte e Francesca Aste al synth.
Non ci resta che attendere una nuova edizione, per rivedere le muse al completo sotto il cielo di Parma.
Nell'ambito della manifestazione culturale, lunedì scorso, una serata presso il cinema Astra dedicata al "Futurismo nel cinema. Declamazione futurista", con letture di Antonio Petrocelli tratte dai testi più celebri della poesia futurista, secondo lo stile declamatorio marinettiano. A seguire "Metropolis" di Fritz Lang, capolavoro del cinema muto del 1927, è stato accompagnato con musiche dal vivo da Marco Dalphane al pianoforte e Francesca Aste al synth.
Non ci resta che attendere una nuova edizione, per rivedere le muse al completo sotto il cielo di Parma.
Silvia Cusumano